La frase di oggi si colloca su un piano letterario più alto di quella precedente, essendo la cosa, mai uscita da bocca umana, più assurda, inaudita, incomprensibile di tutti i tempi.
Il racconto di quell' attimo sublime è giunto a noi impreciso e incompleto, ma le cose più importanti, cioè l' autore e le parole, sono quanto di più sicuro possa esistere.
Il nostro Poeta, in circostanze imprecisate e rivolto non si sa più a chi, cesellò questi versi:
Si le querce eron de roccia to eri el re
(Traduciamo per eventuali e sempre più improbabili visitatori di madre lingua italiana:
"Se le querce fossero di roccia tu saresti il re").
E' inutile dire che a tutt' oggi questa frase non è stata spiegata, nonostante gli sforzi fatti per interpretarla, ma probabilmente è il Poeta che è troppo avanti per noi poveracci.
Se qualcuno ha fatto dei passi avanti nell' interpretazione, per favore, ce lo faccia sapere.
Sapete chi è il soggetto in questione?
mercoledì 6 agosto 2008
Le frasi celebri 2
Pubblicato da Fante di spade alle 13:32
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