Concorso di bellezza a lama

martedì 22 aprile 2008

La Filarmonica - parte I











Vogliamo parlare, oggi, della più antica delle associazioni paesane, la Società Filarmonica.
E' stata fondata nel 1901, per cui ha già abbondantemente superato il secolo di vita, e dopo alcuni anni venne dotata anche della sala, che, via via negli anni a venire, fu ampliata e modificata. A fianco della sala c’ è il bar, che è sempre di proprietà della stessa Filarmonica, e tra i propri beni c’ è anche la casa che lasciò in eredità il mai abbastanza lodato maestro Leonello Polchi. Vista così dovrebbe essere una delle istituzioni, di questo tipo, più ricche d’ Italia, visto che è proprietaria, caso rarissimo, della sala in cui svolge la propria attività e degli altri immobili di cui abbiamo già detto.
Invece per molti anni l’ attività è stata molto limitata e gestita con criteri, a dir poco, dilettantistici, per cui la qualità della banda era, ed è, veramente scarsa.
Ci si chiede allora perché una società che avrebbe tutte le carte in regola per essere all’ avanguardia si accontenti di vivacchiare così.
A completamento di quanto detto sopra aggiungiamo che, negli ultimi anni, si è assistito a un risveglio delle attività, con un aumento delle iscrizioni alla scuola di musica e con il varo di iniziative lodevoli come la rassegne teatrale, ma tutto ciò è dovuto più alla volontà e all’ abnegazione di qualche singolo che all’azione concertata di un intero consiglio direttivo.
Quindi anche così si fa solo una minima parte di quello che si potrebbe, è indispensabile un rinnovamento e, soprattutto, un ringiovanimento della società; naturalmente per fare ciò bisogna impostare un programma a lunga scadenza, favorendo l’ ingresso in banda dei giovani e lavorando molto sulla qualità, con delle prove più lunghe e serie, senza accontentarsi, come accade adesso, di quello che viene. Dico, con dispiacere, che ho provato un grande imbarazzo il giorno dell’ inaugurazione di piazza Santa Maria, quando ho sentito l’ indegna esecuzione dell’ inno di Mameli.
Probabilmente quello era un giorno particolare, in cui erano assenti molti dei musicanti migliori, ma anche questo, forse, è un segno della serietà e dell’ attaccamento alla banda.
Come al solito questa non vuol essere una critica a chi, comunque, fa qualcosa per l’ associazione,
ma semmai a chi accetta di ricoprire cariche e non adempie agli impegni che esse comportano.
Inoltre si vuole stimolare un dialogo tra i simpatizzanti, con idee e proposte che possano essere recepite e attuate, e magari una sincera autocritica dei componenti il consiglio.
Una proposta che possiamo fare noi è quella di istituire dei corsi di musica che riguardino anche strumenti non propriamente bandistici, come la chitarra, il basso, la batteria, il pianoforte eccetera.
Ciò non porterebbe nuovi elementi alla banda ma sicuramente accrescerebbe l’ interesse e la partecipazione della gente, con l’ arrivo di nuove forze e nuove idee.
L’ argomento non si esaurisce qui, ci saranno altre puntate che affronteranno temi diversi, ma ci auspichiamo molti interventi dei visitatori, dato che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, il blog esiste per questo motivo.


domenica 13 aprile 2008

L' ho fatto per dispetto

Apriamo qui uno spazio, in cui ognuno può dire la sua, riguardante i lavori fatti male e apparentemente con fastidio e sufficienza, realizzati dal comune e/o da qualunque altro ente o istituzione. Non c' è limitazione di argomento, come sempre si fa appello al buon senso di ognuno e si prega di non parlare a vanvera, per sentito dire da un amico del cugino del vicino della zia, ma quando si ha cognizione di quello che si sta dicendo.
Inizio io con qualche esempio: è fin troppo facile parlare della vergogna di via Santa Maria, anche Stevie Wonder se ne accorgerebbe, quindi passiamo, tanto per cominciare, al campetto da pallacanestro vicino allo stadio comunale.
La suddetta area è stata per anni usata anche per giocarci a calcetto, pur con una superficie di certo non antinfortunistica (dalle nostre parti diremmo "bruzzolosa"), e già qui potremmo dire che era stata fatta per dispetto, per di più sciupando un antistadio già pronto che avrebbe risparmiato tutti gli innumerevoli problemi attuali, relativi al terreno preso in affitto dalle associazioni.
Comunque, dopo molti anni e molte pressioni delle varie associazioni, si è rifatto il fondo, e in questo caso non c' è niente da dire, perchè effettivamente è un cemento liscio e molto meno pericoloso del precedente. A questo punto sarebbe bastato poco per completare l' opera e fare per una volta un buon lavoro, ma sarebbe stato chiedere troppo.
Sono stati piantati i sostegni per i canestri, ma nessuno ha pensato di guardare prima com' è fatto un campo da basket, così sono stati messi perpendicolarmente al bordo del campo, che finisce con uno spigolo vivo 10 cm sopra il piano dell' erba circostante, cosicchè ogni volta che qualcuno salta a canestro cade sopra il suddetto spigolo, e già si sono fatte male un paio di persone. Inoltre, dato che ormai il pavimento c' era, sarebbe stato troppo chiedere di tracciare anche due righe regolamentari? Forse quando si fanno i campi da calcio o da tennis non si fanno anche le righe? Non vi viene da pensare che abbiano fatto quel campo con fretta e superficialità, tanto per levarsi il fastidio il prima possibile? Ricordiamo, tra l' altro, che i vituperati selciarini sono gli unici, in tutto l' orbe terracqueo, a non aver mai distrutto i propri canestri (speriamo che ora, leggendo l' articolo, qualcuno non pensi di "rimediare").
Il vicino campo da tennis è un altro mirabile esempio di lavoro fatto per dispetto.
Venne fatto, letteralmente con i piedi, oltre 30 anni fa, ma era comunque in terra battuta e, con una continua manutenzione (di volontari) era utilizzabile; per anni fu ipersfruttato e, nonostante i prezzi contenuti, portò addirittura soldi nelle casse comunali. Seguì un periodo di abbandono dovuto in buona parte alla colpevole negligenza della dirigenza di allora della sportiva, e quando in seguito alle insistenze di alcuni paesani fu ricostruito, fu letteralmente asfaltato, e non venne neanche sprecato un secchio in più di vernice per renderlo più fruibile e meno inguardabile, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se non è un lavoro fatto per dispetto questo.....
La cosa più vergognosa è comunque la gestione delle strade comunali.
In primis, vengono usati tipi di asfalto tra i più scadenti, per risparmiare, quando va bene, il 20%, non considerando che così facendo gli asfalti stessi durano molto meno della metà e non sono drenanti, quindi peggiori e meno sicuri. Perciò le strade, in un arco di tempo medio-lungo,
andrebbero rifatte con una frequenza, ad esser generosi, almeno doppia. Quindi si spende molto di più e si hanno strade enormemente peggiori.
Per soprammercato è frequentissimo il caso in cui asfalti nuovi vengono subito rotti per nuovi scavi, non di rado entro il primo mese, e qui si verifica la seconda sciagura, cioè il "ripristino"
(lo scrivo tra virgolette) del manto stradale. I lavori sono sempre fatti, appunto, per dispetto;
il personale non è professionalmente preparato, e spesso ci mette di suo una chiara sciatteria,
tanto i controllori non controllano, usa del bitume senza catrame che dopo un giorno inizia a sbriciolarsi, si formano comunque in ogni caso dossi o cunette per cui la circolazione non risulta in nessun modo migliorata, intorno ai tombini restano degli spacchi larghi e profondi pericolosi per i ciclisti (e per i pedoni), quando all' estero usano da decenni asfalti liquidi autolivellanti che riparano alla perfezione i danni e risultano pressochè invisibili. Ci domandiamo perchè se queste cose sono possibili non vengono fatte anche da noi, considerando che la tassazione media è tutt' altro che leggera.
Io mi fermo qui, c' è modo per chiunque di commentare o parlare di altri argomenti, è il motivo, lo ripeto, per cui esiste questo blog.
Probabilmente entro la settimana prossima ci sarà un post sulla Filarmonica.
Alien