Concorso di bellezza a lama

sabato 13 giugno 2009

Estinzioni di massa

Dopo l' uomo di Neanderthal, l' uomo di Cro-Magnon e l' uomo di Pechino, sembra che si sia verificata un' altra estinzione di massa: quella dell' Homo Candidatus.
Questa specie umana ha la caratteristica di apparire, in gran numero, in coincidenza delle tornate elettorali, e subito dopo, misteriosamente come era comparsa, puff... scompare.
Il fenomeno è stato notato nella nostra ridente frazione (che ci sarà da ridere, poi...) in questi giorni, quando molti appartenenti a tale specie, dopo essersi freneticamente aggirati nei luoghi di ritrovo del paese, sono improvvisamente diventati irreperibili.
Il suddetto fenomeno ricorda quello di una specie di cicala, che rimane sottoterra, invisibile ai nostri occhi, per 17 o 19 anni e poi, all' improvviso, si riversa in superficie per pochi giorni, durante i quali si compie tutto il suo ciclo vitale. Così i singoli individui hanno giusto il tempo per riprodursi e creare le condizioni per una nuova invasione al compimento del successivo ciclo biologico.
L' Homo Candidatus invece ha un periodo larvale di circa 5 anni, mentre la sua vita allo stato adulto è di circa un mese, e si conclude, con precisione matematica, il giorno stesso dello spoglio delle schede elettorali.
Gli individui di questa razza sono molto più socievoli dell' Homo Sapiens, dato che si fermano a parlare affabilmente con tutti quelli che incontrano, e non di rado sono talmente gentili che vanno addirittura a trovare le persone a casa loro. L' unica stranezza è che non sembrano interessati agli Homo Sapiens che non abbiano ancora compiuto i 18 anni.
Tra qualche millennio gli scienziati cercheranno di spiegare queste estinzioni improvvise con fenomeni devastanti, come la caduta di qualche asteroide, del tipo di quello che sembra abbia causato la fine dei dinosauri 65 milioni di anni fa, ma non riusciranno a giustificare il ritorno, in tempi relativamente brevi, della suddetta specie.
In effetti l' Homo Candidatus sembra essere veramente inestinguibile...

PS per amor di verità dobbiamo notare che esiste anche una sottofamiglia di Homo Candidatus, dalla consistenza numerica veramente modesta, che si comporta come gli altri esseri umani, cioè frequenta gli stessi posti durante tutto l' arco dell' anno, e non scompare per il quinquennio compreso tra le due elezioni.
Gli scienziati sono al lavoro per classificarla.

mercoledì 10 giugno 2009

Le elezioni

Parliamo un po' delle elezioni (del nostro comune naturalmente, delle altre ci interessa fino a un certo punto).
Come al solito ha vinto il centro sinistra, anche se le percentuali sono state molto più basse della volta scorsa, quando perfino la Corea del Nord inviò i complimenti e chiese consigli per aumentare il proprio consenso interno.
Le nude cifre parlano di un Centro-Sinistra al 54,63%, di un PDL al 39,95% e di Rinascita Sangiustinese al 5,42%. La percentuale di votanti è stata del 79,1%.
Ora vediamo cosa è successo ai nostri compaesani nelle singole liste:
è andata come meglio non poteva nel PDL, dove tutti e tre i candidati, Leonardi, Croci e Mancini, sono stati eletti con ampio margine. E' rimasto fuori per poco Filippo Nardi, che in verità non sappiamo se si senta di Selci, di Lama o, più maturamente, di Selci Lama, ma è giovane e ce la farà la prossima volta.
Nel Centrosinistra per San Giustino ha avuto un grosso successo il segretario della locale sezione del PD, Leonardo Scateni, che è stato addirittura il più votato del comune nella sua lista, mentre è rimasto fuori, per la miseria di tre o quattro voti, l' altro candidato in quota PD Riccardo Leandri, e qui forse c' è da dare una tiratina d' orecchi al partito che non ha saputo distribuire bene i voti. Peccato per Leandri, avere un altro di Selci nella maggioranza avrebbe avuto la sua importanza per il paese.
E' vero che Lama ha una consistenza demografica molto maggiore, ma sono riusciti a far eleggere tutti e cinque i loro candidati del centro-sinistra, mentre i nostri solo uno su due.
Non ce l' hanno fatta neanche Marcello Marini e Silvana Benigno, che non avevano un partito così influente alle spalle.
Infine, resta Rinascita Sangiustinese, nella quale c' era il solo Roberto Cangi, ma fin dall' inizio i sondaggi davano a questa lista poche o nulle possibilità.
Ora vediamo se riusciamo a capire qualcosa dei comportamenti sociali di noi selciarini:
le nostre sezioni sono la 10 e la 11, i voti sono stati 1261, le preferenze espresse sono state 684, 540 delle quali a favore dei nostri candidati e 144 per quelli degli altri paesi.
A Lama hanno votato in 1897, con 992 preferenze, 88 delle quali a selciarini (e scusatemi se è poco).
A San Giustino ci sono stati 3330 votanti, che hanno dato 1507 voti di preferenza, (ai selciarini 87)
Comunque da sempre i cittadini votano loro compaesani, vuoi per la conoscenza diretta vuoi per campanilismo, e ciò penalizza costantemente noi selciarinacci e, senza voler reiterare sterili piagnistei, devo dire che le conseguenze sono ben visibili guardando il paese, ferme restando le nostre responsabilità.
Stavolta le cifre indicano addirittura percentuali migliori a Selci che negli altri centri, sia come votanti che come voti di preferenza espressi.
Questo potrebbe far pensare a una maggiore maturità dei nostri, ma forse è più facile spiegare il fenomeno in un altro modo: a Lama e San Giustino è in atto, da molti anni ormai, una fortissima immigrazione dai comuni limitrofi, e ciò comporta una minore partecipazione media di questi nuovi cittadini alla vita sociale dei paesi, con diverse espressioni di voti e preferenze.
In questo caso quindi penso di poter dire che, come selciarini, non ci siamo fatti riconoscere, anzi...
Continuiamo ad essere poco prevedibili, e contraddiciamo spesso certi luoghi comuni, come quello che ci vuole tirchi, racimolando, come abbiamo fatto in occasione della merenda di piazza Santa Maria, quasi tremila euro per i terremotati dell' Abruzzo. Ma di questo parleremo un' altra volta.

sabato 6 giugno 2009

DUE A ZERO.....PER NOI. Il Selci in B2



E così il Selci ce l' ha fatta! Il paese più odiato e bistrattato (spesso con buone ragioni) della valtiberina riesce comunque a compiere un' impresa sportiva di rilievo assoluto, andando a sconfiggere la squadra di una città come Foligno e conquistando la tanto desiderata serie B2.
L' anno prossimo andremo a confrontarci con realtà molto più grandi di noi, dato che saremo di sicuro uno dei centri più piccoli tra quelli di tutti i campionati nazionali, a maggior ragione se pensiamo che probabilmente lo eravamo anche in serie C regionale.
A questo punto si aprono scenari che non sono stati mai raggiunti, ma più che altro non sono stati mai pensati.
Ecco, questa è la vera grande novità, per una volta non ci si accontenta di vivacchiare e tirare avanti, ma si ha l' ambizione di puntare a qualcosa di più grande, ed è questo il maggior merito degli attuali dirigenti.
Per il resto rimaniamo dell' idea che abbiamo sempre espresso, cioè che vorremmo vedere una società più inserita nel sociale piuttosto che una volta al puro conseguimento del risultato agonistico, con grande dispendio di energie e risorse economiche. Ma tant' è, una squadra è sempre meglio di nessuna squadra.
Per la cronaca, il Selci ha perso il primo set, ma ha vinto con autorità gli altri tre, questi i parziali:
25-23, 19-25, 20-25, 27-29.
PS Ehm... abbiamo indebitamente rubacchiato l 'immagine al sito del volley della valtiberina, a parziale indennizzo lo ricambiamo pubblicandone l' URL:

lunedì 1 giugno 2009

UNO A ZERO...PER NOI!

Il Selci vince la prima partita della serie finale, e si avvicina, come mai è successo prima, alla serie B2. Ad onor del vero l' incontro è stato bruttino, il livello tecnico della finale è stato il più basso degli ultimi anni, e il Selci ha sofferto più del dovuto per aver ragione di un Foligno, tutto sommato, abbastanza modesto.
Certo le potenzialità della nostra squadra sono ben maggiori di quanto mostrato sabato sera, si spera solo che vengano fuori al meglio nella seconda gara, in programma mercoledì nel mega impianto di Foligno.
Ma torniamo alla partita, che si è giocata davanti a un pubblico numeroso, dove si sono visti, oltre ai tifosi delle due squadre, moltissimi personaggi del mondo della pallavolo, tra dirigenti, allenatori e giocatori della zona.
I gialloneri (si, molti non lo sanno, ma il giallo e il nero sono i colori della Pallavolo Selci) si sono aggiudicati agevolmente i primi due set, pur non giocando bene, ma è bastato che il Foligno registrasse un po' alcuni fondamentali per perdere i successivi due parziali.
A quel punto si è andati al tie break, con tutti i rischi connessi, ma lì i nostri hanno ritrovato la concentrazione e si sono aggiudicati il match, il che, bene o male, era l' obiettivo prefissato.
Ora, come detto, si va a Foligno per gara-due; in caso di sconfitta si tornerà a Selci per la terza e decisiva gara, in caso di vittoria...si va in B2.