Concorso di bellezza a lama

sabato 27 settembre 2008

La politica della valtiberina

E' da quando abbiamo aperto il blog che caldeggiamo interventi seri, che raramente ci pervengono.
Stavolta ce ne arriva uno molto lungo, che compensa in buona parte i vuoti precedenti.
Lo pubblichiamo volentieri, auspicandone altri.
Grazie al nostro anonimo lettore


Quanto è stato scritto sulla pochezza della politica? Non abbastanza.

Quindi ci metto anche io due righe.

Non riesco a capacitarmi della miseria di contenuti che mostra la nostra politica nazionale e locale.

I nostri amministratori da anni non hanno fatto altro che perpetuare una politica ereditata dal dopoguerra dove in un paese distrutto costruire strade, case e industrie era una necessità impellente che ci ha poi portati al famoso “Miracolo italiano”.

In un momento storico che ha visto la congiuntura favorevole di alcuni fattori come: una popolazione giovane (baby boom generation), nuove tecnologie emergenti, nuovi bisogni di consumo, un grande impulso alla scolarizzazione e alla sanità pubblica, un periodo di intenso fermento culturale.

Tutto questo è finito!

Mentre da un lato il ceto politico ha sempre più svilito la scuola statale e “candeggiato” le menti dei giovani con la televisione e mezzi di informazione non degni di questo nome e ha permesso che la sanità pubblica diventasse la porta di ingresso per la sanità privata, dall’altro, sempre la politica, continua a perseguire un modello di sviluppo locale che gli stessi americani hanno iniziato ad abbandonare già negli anni ’60. Il modello industriale.

Nella nostra vallata si continua a consumare terreno per far posto a strade e capannoni che dopo qualche anno rimangono vuoti e inutilizzati. Per non parlare degli interporti (vedi quello per Marte vicino Giove).

I nostri politici non si sono accorti che il mondo è cambiato? Il nostro modello industriale non regge quello orientale e continuiamo a costruire capanni?

Ogni frazioncina vuole la sua zona industriale. Non per ultima ho visto Fighille. E’ stata insediata una nuova ditta per mobili. La classica cattedrale nel deserto. Solo che li c’erano campi coltivabili. Non si poteva costruire adiacente ad una zona industriale già esistente???

Da una parte si punta alla valorizzazione dell’ambiente per il turismo e dall’altra l’ambiente lo si distrugge!! Che furbi!

Se qualcuno non lo sapesse vi dico che la Valtiberina è la zona con più alta concentrazione di morti per tumori dell’Umbria!! Altro che valle verde. Qui si muore!

Si obietterà che con questo modello industriale si crea lavoro!

Certo, per forza! Che altro lavoro puoi offrire ad una popolazione che non è stata formata diversamente e ad un più alto livello?

E poi a chi si da lavoro?? A quegli stessi non italiani o meridionali che la “Lega” (e non solo) manderebbe a casa?!?

Che tasso di disoccupazione c’è in Valtiberina?? Quanti politici sanno rispondere a bruciapelo a questa banale domanda??? Allora smettessero di fare cose di cui non conoscono nulla.

Quello che rimprovero ai nostri politici è il pressapochismo con cui operano per la società.

Non si può pretendere che conoscano tutto ma quanti di loro si circondano di persone che hanno studiato una tematica, che l’hanno digerita ed elaborata?

Quanti di loro hanno proposte più alte di coprire una buca sulla strada??

E così fanno le piazze con le zeppe (vedi San Giustino), piani regolatori che hanno una lungimiranza che arriva a domani l’altro e manifestazioni da migliaia di euro con il solo scopo di accontentare qualcuno e che poi muoiono lì come sono nate.

Ma il nostro comune ha mai organizzato corsi di Informatica, di lingue o un progetto per i ragazzi che dura più di un anno o più di una legislatura?

Ha mai chiesto cosa è di interesse per le persone? Magari scopre che ci sono 50/100 persone che sarebbero disposte a partecipare ad un corso sul mondo dell’informazione, su come si apre un blog, su tematiche inerenti il risparmio, le banche e la finanza!!!

Siete desolanti!!

ZORRO

13 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo pienamente che le cose qua si facciano male, che la classe politica sia incolta ed impreparata e che il campanilismo spesso offusca progetti ben più lungimiranti e importanti,che potrebbero dare un maggiore stimolo all'economia della zona...

la questione delle infrastruttere è poi una tematica così complessa che se ne potrebbe discutere una giornata intera...ad esempio l'ultimo lavoro "per migliorare la viabilità" a san giustino (il sottopassaggio vicino al ristorante il posto giusto) è costato 400000 € circa...non sono un ingegnere ma mi sembra un pò tantino e poi più che altro non ne vedo molto l'utilità (per il rapporto qualità\prezzo)...detto questo comunque le strade (ferrovie e quanto altro) servono perchè da noi sembra di essere in afghanistan rispetto ad altri paesi del mondo...

c'è una parte del discorso di cui non ho colto molto il senso e che vorrei che l'autore mi chiarisse, in particolare in merito al modello industriale di cui ha parlato...e alla frase dei tumori...secondo lui qual è il modello che più si addice alla nostra zona? cosa proporrebbe a tal proposito?

infine per concludere dico che la colpa è anche della gente: DALLE NOSTRE PARTI TUTTI SI LAMENTANO MA NON FANNO MAI NIENTE DI SERIO PER CAMBIARE...non a caso al comune il colore del partito è sempre quello da anni (non dico che se fosse diverso le cose migliorerebbero, ma non vedo perchè premiare sempre la solita banda di incompetenti ad ogni elezione)...

Fante di spade ha detto...

La frase sui tumori penso che riguardi una statistica che riportai anch' io in un mio post di qualche tempo fa: l' alta valle del tevere ha un'incidenza di tumori allo stomaco che la colloca non ai primi posti in Umbria ma addirittura in Europa, tanto che viene studiata da delle equipe mediche proprio per le sue percentuali spropositate.
Molti danno la colpa alla coltivazione del tabacco, in ogni caso tutto ciò è indice di ambiente quantomeno insalubre, alla faccia dei nostri amministratori che presentano sempre la nostra terra come "incontaminata".
Spero che il nostro amico Zorro risponda quanto prima al tuo commento.
Ciao

Anonimo ha detto...

tanto che siamo in tema di infrastrutture...

Il sindaco di San Giustino Fabio Buschi e l’amministratore unico Fcu Vannio Brozzi hanno firmato, nell’aula consiliare sangiustinese nella tarda mattina di sabato, un protocollo d’intesa per il recupero della stazione ferroviaria posta nel centro di San Giustino. Il sindaco Buschi ha commentato con parole positive la sottoscrizione del protocollo d’intesa: «Raggiungiamo questo accordo per il recupero di un’area vitale del centro storico di San Giustino come quella rappresentata dalla stazione. Questo plesso ritroverà piena fruibilità con gli spazi che saranno messi a disposizione sdel commercio, dell’artigianato locale sulla spinta di nuovi impulsi turistici. Passaggi che sono inseriti in un contesto progettuale ampio che punta al ridisegno del centro storico».Sul futuro della stazione molte le ipotesi sul campo tra cui quella di una sorta di centro polivalente, con spazi dedicati alle associazioni, al commercio ed all’artigianato locale. Anche l’amministratore della Ferrovia Centrale Umbra Brozzi ha voluto rimarcare l’importanza di questa collaborazione sempre più stretta col comune di San Giustino: «Con questi progetti interveniamo sul patrimonio dismesso della Fcu verificando la possibilità di nuovi impulsi urbanistici e di funzione: un indirizzo che io avevo posto tra le linee programmatiche del mio mandato. I tempi sono cambiati e molte delle stazioni umbre hanno perso la loro caratteristica originaria, ma non per questo non possono trovare destinazioni attuali essendo in posizioni strategiche come questa al centro di San Giustino». Gli obiettivi del protocollo d’intesa _ Il Comune assume a proprio carico, a valere sui fondi del Puc, «l’investimento complessivo necessario all’adeguamento e rinfunzionalizzazione degli immobili sulla base di un progetto che sarà condiviso tra le parti; La Fcu invece concede a comprendere tra gli immobili in uso al Comune, anche il magazzino merci, i piazzali di stazione e quando comunque non strumentale alla gestione tecnica dell’esercizio stesso». Ancora di competenza del Comune «la manutenzione, la gestione dei beni concessi in uso assicurando la presenza all’interno dell’edificio della stazione, di uno spazio adeguato alla sala d’attesa, garantendone l’apertura e la custodia». Tra le aree di intervento «l’edificio della stazione, il magazzino merci, le pertinenze, i piazzali ed in genere i beni localizzati nell’area di intervento del Puc e che non sono strumentali all’esercizio ferroviario». Dopo la lettura del protocollo, Comune e Fcu hanno proceduto alla firma ufficiale a margine della quale il primo cittadino sangiustinese ha donato la penna servita per siglare l’accordo a Brozzi come simbolo dell’avvenuta intesa.


vorrei fare una sola domanda, al posto di spendere altri soldi per una struttura del genere (oltre a creala c'è anche il discorso manutenzione), per darla a nuovi centri/associazioni artiginali e commerciali (che dovrebbero nascere sotto la spinta di un misterioso e nuovo flusso turistico...mah) non sarebbe più opportuno riempire la struttura lì a fianco (il "centro commerciale il castello se nn sbaglio da quanto è poco frequentato nn ricordo manco il nome) dove la metà dei negozi nn è occupata da nessuno???????

Fante di spade ha detto...

Buona osservazione, tanto per approfondire la questione esprimo un altro mio parere al riguardo:
come ha detto Zorro nel suo post, non esiste traccia di lungimiranza nei nostri (e non solo nostri) amministratori, i quali sono, secondo me, dei semplici funzionari, che decidono, volta per volta, come spendere i soldi a disposizione:
"Quanto abbiamo quest' anno?"
"15 milioni di euro"
"Che ci scappa?"
"Una piazza, tre strade, la manutenzione agli stadi, qualche contributo,più le spese correnti.."
"bene, e l' anno prossimo che facciamo?"
"Boh, dipende da quanto ci arriva"
"Scusa, ma la situazione sociale com' è nel nostro territorio, la gente è felice, i giovani sentono disagio, si drogano? e l' ambiente? e la sicurezza, la delinquenza?"
"Boh, e che ne so io?"
Più o meno è così che io vedo i nostri amministratori, i quali, ricordiamocelo, sono lo specchio della società in cui vivono.
Ritengo quindi che sarebbe bene investire molto di più in cultura,
cominciando dai più giovani, ma questo programma richiederebbe tempi molto lunghi e non avrebbe una ricaduta immediata nei consensi elettorali, per cui si preferisce sempre fare, ad esempio, una bella piazza (o un mega palazzo dello sport), con tanto di cerimonia ufficiale di inaugurazione, con banda, autorità
e tanta retorica.
Grazie per il commento, finalmente si riesce ad avere delle opinioni serie.

Anonimo ha detto...

ciao alien vorrei un tuo giudizio sul nuovo servizio attivato dal comune di san giustino...l'informaanziani...fine lodevole, anche se...
-4 operatrici nn sono tante?
-poi in una realta' come la nostra dove comunque la maggior parte degli anziani puo' contare sui figli e parenti che fine/utilita' avra' questo servizio? (penso al fatto che gli anziani prima di tutto chiedano aiuto a chi conoscono e nn certo a un numero verde anche se istituito per lo scopo)

cmq nn voglio stare qui a polemizzare, voglio solo dire che se saranno necessarie modifiche al servizio spero che queste saranno fatte in tempi cveloci e rapidi senza "costi" eccessivi per noi cittadini, ma dubito che in comune certi ragionamenti si faccino...

Fante di spade ha detto...

Ammetto di non essere molto aggiornato sulla questione, ma prometto di informarmi meglio e rispondere in maniera più esauriente nei prossimi giorni.
Mi dici delle 4 (quattro) operatrici, se è così devono spiegarci perchè in biblioteca-informagiovani, servizio utile a prescindere, ci sia una sola persona, per quanto valida, e si sia stati costretti a tenerla chiusa per un sacco di tempo per una sua assenza dovuta a motivi di salute.
Purtroppo si è fatta strada in me la convinzione che certe opere, o iniziative, vengano realizzate in base al consenso che si presume di ricavarne (vedi il sottopassaggio di San Giustino); se poi dopo un po' si lascia andare tutto in malora non importa, purchè si possa portare a proprio merito l' opera suddetta al momento del voto.
Se qualcuno vuole portare degli esempi di cui è a conoscenza lo faccia pure, ne porterò anch' io nei prossimi giorni.
Un saluto da un pessimista Alien.

Anonimo ha detto...

Salve.
Sono Zorro...
Detto così mi sembra di essere un matto. Questo nick credo che sia troppo per me.
Forse è meglio "Normalmen" !! (un personaggio fantastico che nella sua normalità tenta di rendersi utile).

Rispondo al primo post anonimo che cito:
“...detto questo comunque le strade (ferrovie e quanto altro) servono perchè da noi sembra di essere in afghanistan rispetto ad altri paesi del mondo...

c'è una parte del discorso di cui non ho colto molto il senso e che vorrei che l'autore mi chiarisse, in particolare in merito al modello industriale di cui ha parlato...e alla frase dei tumori...secondo lui qual è il modello che più si addice alla nostra zona? cosa proporrebbe a tal proposito?”

Comincio dissentendo sull’assoluto: “le strade servono”.
Dobbiamo capire se servono a noi (intendendo con “noi” le singole individualità e “noi” come comunità) o a qualcun altro che non ci appartiene e pensa solo al proprio tornaconto.
Ci serve un interporto in un momento in cui le fabbriche chiudono e mettono centinaia di gente in cassa integrazione (e parlo della Valtiberina)? Un momento in cui le banche e lo stesso sistema che rappresentano sta mostrando tutto il suo fallimento?? Con un Governo che vuole varare un decreto salva “manager che sbaglia”?!?
Io dico che ora non ci serve un’altra strada o l’interporto. Io dico che serve un’istruzione e una formazione altissima, una sanità che salvi la vita e non che ci usi come cavie o merce. Io dico che ci serve una politica capace di elaborare progetti al di fuori delle proprie tasche, una informazione vera e un sistema giudiziario che funzione, sia veloce e certo.

Per il discorso delle morti per tumore e del modello che proporrei c’è molto da dire.
Ci si potrebbe scrivere assieme decine di pamphlet, ma se mi riesce forse scriverò solo qualche post!

Quindi, lasciando i dettagli ad altri post. Mi limito a dire che il nostro sistema produttivo (qui mi riferisco all’agricoltura, l’industria e ai trasporti), produce o fa uso di talmente tante sostanze chimiche o nocive che è un miracolo che l’intero sistema mondo sia ancora in piedi (anche se autorevoli fonti sostengono che abbiamo già superato il punto del non ritorno).
Ci sono invece alcuni settori che producono ricchezza e non immondizia e che si sposano benissimo alla natura e alla buona vita. Per dirne solo due (che io ritengo strategici) posso nominare un certo tipo di turismo di qualità (legato anche all’ambiente) e il settore informatico (che ha migliaia di articolazioni e applicazioni). Le conseguenze positive sarebbero sbalorditive! Ma questo è un argomento troppo vasto per questo post.
Ci sentiamo presto!

Normalmen

Fante di spade ha detto...

Grazie Zorro-Normalmen (che fai, ascolti "Sei-Uno-Zero" di Lillo e Greg su RadioDue?).
Sento che hai molte cose da dire, e per questo blog tutto ciò è manna dal cielo, quindi ti invito a farti vivo il più spesso possibile, così come gli altri che hanno postato un loro commento.
Lo dico ancora una volta, se qualcuno vuole parlare di qualcosa può anche inviarci un intero post,
[pacinotti63@gmail.com]
che pubblicheremo senza meno (semprechè facendolo si eviti la galera).
Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

risposta a normalmen:

ciao sono il ragazzo del 1° e anche del 3° commento [sarà ora che comincio a firmarmi!ps va bene alien se mi firmo come unicolettore? :) sono uno dei pochi che scrive sul tuo blog...anche il primo commento sullo junior selci è il mio :)]

aspetto con ansia uno dei tuoi post per discutere con te e con alien dei problemi della vallata, forse avremo idee divere su alcune tematiche, ma quando le persone si confrontano civilmente il dialogo può essere bello e costruttivo...poi diciamolo con franchezza trovare qualcuno che si interessi dei problemi della zona nn è facile...

cmq volevo darti una risposta veloce (riconosco che nn sono esaustive) su alcune cose che hai accennato:

- il fatto che ALCUNE infrastrutture non servono (vedi l'interporto di cui parli) non significa che TUTTE le infrastrutture non servono...se molte aziende dalle nostre parti chiudono uno dei motivi è anche legato al sistema COMPETITIVITA'...e il fatto di avere infrastrutture pessime, penalizza la competivitità del'aziende [i motivi delle difficoltà economiche della nostra zona sono tanti e certamente nn voglio addossare la colpa alla sola mancanza delle strade o altri di servizi...]

- parli di istruzione e sanità, ma senza un settore industriale da cui lo stato possa prendere soldi (attraverso le tasse) come fai a garantire un istruzione migliore e una sanità veramente efficente e gratis? [ultimo punto a mio avviso abbastanza irrealizzabile, visto che nel più grande paese del mondo, gli usa, ho hai una assicurazione o muori ps nn dico che sia migliore negli usa che da noi...]

-la problematica inquinamento è così complessa che se ne potrebbe discutere per anni, certamente bisogna ridurre gli attuali livelli, ma nn credo che esista un sistema economico a inquinamento zero.

- il settore informatico avrà certamente delle potenzialità da sviluppare, ma nn dimentichiamoci che nel 2001-02 ha causato una delle più grandi bolle speculative sui mercati finanziari...insomma non "sovrastimiamolo" troppo

- il turismo può essere sviluppato ma nn penso che dalle nostre parti si potrebbe campare solo con quello...

ciao da unico lettore :)

Fante di spade ha detto...

In attesa che Normalmen risponda, colgo l' occasione per ringraziare il nostro "Unicolettore" (di nome e, purtroppo, anche di fatto:-)), per le sue graditissime considerazioni.
Ti dico come la penso io sulle questioni cui hai accennato tu:
1) Si parla genericamente (e spesso demagogicamente) di infrastrutture come se da sole bastassero a garantire sviluppo e ricchezza, accettando come vero il dogma della crescita infinita, basata su un incremento progressivo della produzione e dei consumi, e quindi anche dei ritmi di lavoro, sempre più duri e stressanti. Io credo che sarebbe ora di cominciare a dare più importanza ad altri valori, come la tranquillità, la sicurezza, un ambiente pulito, le relazioni umane ecc piuttosto che al puro reddito (bada bene, te lo dice uno che è stato a suo tempo un capitalista convinto e che ora ha visto crollare molte delle sue certezze).
Ricordo bene quando dalle nostre parti si poteva andare a letto lasciando tranquillamente una chiave infilata sulla toppa della porta e un' altra nel quadro dell' auto (è una conseguenza indiretta del cambiamento di valori), o fare il bagno al tevere (o nel nostro fiume, asciutto d' estate per motivi economici) senza nessun pericolo per la salute, o giocare a pallone nelle strade dove c' era pochissimo traffico; ora queste e altre cose passano in secondo piano rispetto a quello che è diventato il nuovo idolo, cioè il PIL. Per vedere quanto sia cambiata la nostra mentalità, mi chiedo chi di noi sarebbe disposto (in via ipotetica)a sacrificare qualcosa del proprio reddito per poter tornare a godere delle cose che ho menzionato prima, ricordiamoci comunque che più infrastrutture significano anche maggior consumo di territorio, maggior inquinamento e minor tranquillità. Forse sarebbe il caso di produrre e lavorare un po' di meno e vivere un po' di più.
A presto, comunque, un post sul significato del PIL.
2) Anche inquinando si aumenta (notevolmente) il PIL: se le auto consumassero la metà del carburante avremmo un ambiente molto più pulito ma un PIL molto minore. Se per ogni chilo di merce avessimo, anzichè tre chili di imballaggi, solo il minimo indispensabile, ci sarebbero molti meno rifiuti ma si perderebbero posti di lavoro, e quindi scenderebbe il PIL. Si potrebbe continuare per settimane con gli esempi, quello che intendo dire è che, come dici tu, non esistono modelli economici a inquinamento zero, si tratta, almeno, di non superare la capacità della Terra di assorbire sostanze tossiche e di autodepurarsi.
3)La bolla speculativa di cui parli è stata originata, più che dall' informatica, da un suo cattivo uso.
4)D' accordo sul turismo, anch' io penso che da noi sarà ben difficile superare una certa soglia.
Forse l' ho fatta troppo lunga, grazie e alla prossima. Continua a firmarti Unicolettore, ciao

Anonimo ha detto...

ciao alien, condivido in parte quello che dici, però secondo me le tematiche che si stanno toccando sono talmente vaste che si rischia o di fare di tutta l'erba un fascio, o di cadere nel "ridicolo" (nn che tu o normalmen l'abbiate fatto...)

certi valori sono cambiati, ma certo nn si può attribuire la colpa di tutto ciò solo all'economia e a come questa sia cambiata...

in primis certi valori nn ci sono più perchè la gente la pensa diversamente, poi diciamo che il resto è solo "contorno"...

spero che i post che farai si focalizzerano cmq sulla nostra realtà locale, che comunque per quanto piena zeppa di difetti, ha dei lati anche positivi [lo vorrei sottolineare visto che tu e normalmen mi sembrate un pò troppo pesimisti]

ciao da unicolettore

Fante di spade ha detto...

Non so se l' indirizzo economico sia la causa o l' effetto della situazione attuale, ma sono convinto che gli uomini non siano poi tanto cambiati rispetto al passato. Quello che mi fa essere pessimista è il fatto che siamo sei miliardi e mezzo, e che in passato, nonostante l' impegno, nessuna persona e nessun popolo siano mai stati in grado, neanche lontanamente, di fare i danni che possono fare adesso.
Per il resto, è vero che quello di sputare su noi stessi è, dalle nostre parti, uno sport piuttosto popolare. Sono convinto anch' io che la nostra zona e la nostra gente abbiano, accanto ai difetti, un sacco di buone qualità.
Comunque, visto che nessun post ha mai avuto commenti così seri, intendo completare l' argomento con due articoletti che ho già preparato, poi torneremo a parlare della nostra realtà.
Resta valido l' invito di sempre, se vuoi inviarci qualcosa o proporre qualche argomento fallo pure.
Ciao

Anonimo ha detto...

Normalmen
Non mi sento tanto pessimista quanto “incazzato come un istrice feroce” (scusate la licenza poetica) e visto che essendo un ottimista, mi aspetto che le cose vadano meglio. E come cittadino che paga le tasse lo pretendo.
Condivido su tutta la linea quello che dice Alien e specifico meglio sulla questione dell’informatica.
Quell’evento fu causato dallo stesso fattore che ha causato tutte le altre bolle speculative e cioè un progressivo e accelerato divario fra il valore di una economia reale e il valore che gli speculatori le davano in borsa. Come funziona nel concreto? Senza banalizzare, uno dei meccanismi più semplici è che un pinco pallino qualsiasi certifichi che una tale azienda valga, in borsa, 10 volte più del suo valore reale. Questo è possibile ipotizzando che i servizi di questa azienda saranno, nel prossimo futuro, molto più richiesti. Una volta alzata di 10 si passa ad altre 10. L’informatica non centrava nulla!! Era la moda del momento.
Per l’altro discorso sulla precedenza all’industria e alla ricchezza rispetto alla scolarizzazione e alla sanità posso solo citarti Amartya Sen con il suo lavoro “Lo sviluppo è libertà”. Dove con minuziose ricerche e dati alla mano, dimostra che è assolutamente e inconfutabilmente vero il contrario! Ci hanno abituato a credere in una grande falsità (una fra tante altre). Detto con le mie parole povere e sintetizzando un libro intero: una popolazione ignorante e che campa poco e male non cresce, ma regredisce. Questo è validissimo anche per la nostra vallata.
Ci sarà spazio per approfondire.
Un’ultima e importante questione è che mi piacerebbe creare una rete di blog valtiberini dove queste idee iniziassero a girare e diventare organiche (vive e reali).
Ciao.