Concorso di bellezza a lama

domenica 12 ottobre 2008

Il PIL

Visto che ci sono stati molti commenti sul penultimo post, di carattere politico-economico, ho pensato di pubblicare un breve articolo che forse darà a qualcuno uno spunto di riflessione.
L' idea imperante oggigiorno è che la crescita (del Prodotto Interno Lordo) sia in grado di risolvere ogni problema, mentre la decrescita o la stagnazione siano equivalenti al peggiore dei mali. Per chi non lo sapesse chiariamo, in modo un po' rozzo e sbrigativo, che il PIL è la somma, annuale, di tutto quello che può essere venduto, merci o servizi (incluso il proprio lavoro).
A tal scopo riporteremo di seguito il discorso che tenne Robert Kennedy il 18 marzo 1968 all' università del Kansas, quindi quarant' anni fa tondi tondi.


“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani”.
(Robert Kennedy)



Kennedy pronunciò questo discorso tre mesi prima di essere ucciso in un hotel di Los Angeles. La nostra economia si basa su un modello di sviluppo che si misura con il Pil, cioè produrre, buttare e produrre all’infinito. Ce la fa il pianeta (e tutti noi) a sopportare questo modello?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Normalmen.

Un discorso bellissimo e che denota una grande consapevolezza della realtà e del futuro. Denota anche una precedente riflessione su tematiche importanti.
Un vero Politico degno di governare.

Fante di spade ha detto...

Si, e infatti gli fecero la festa.
Ma quarant' anni dopo i nostri politici hanno capito qualcosa?

Anonimo ha detto...

bellissimo discorso fatto da un grande uomo.

quello che vorrei far notare e su cui forse insisterò (a costo di essere un pò noioso), in relazione anche ai precedenti commenti sull'altro post, e che si parla tanto di "sistema", quando a mio avviso certe tematiche riguardano più la coscienza di ognuno di noi...il problema vero è quello che ognuno realmente pensa e crede di sapere...

dopo i recenti scandali del 2001-02 vedi enron, parmalet e quant'altro (per chi nn lo sapesse molte società falsifacavano bilanci alla ricerca del mito della crescita continua) molte università (sopratutto americane) hanno istituito CORSI DI ETICA...

il chè a molti potrebbe sembrare positivo...ma in realtà come ha detto un mio professore l'etica non si può insegnare! ognuno ha una sua coscienza e in base a quella agisce!

la mancanza di certi valori (a cui anche kennedy faceva riferimeto) in primis a mio avviso riguarda il modo di agire di ognuno di noi....

faccio un esempio per cercare di spiegarmi meglio...

ci si può indignare quanto si vuole per come si comportano certe aziende (quelle che inquinano, quelle che sfruttano il lavoro minorile), ma poi si cade nel ridicolo comprando i lori prodotti!!!

da noi ci si lamenta che la produzione del tabacco provoca molti danni, ma quanta gente è realmente consapevole di questa cosa e sarebbe disposta a rinunciare a fumare (in modo tale che nn si producesse più tabacco???)??? quanti sarebbero disposti a perdere il lavoro per non fare qualcosa di negativo all'ambiente? quanti sarebbero disposti a rinuciare a parte dei loro profitti, producendo senza inquinare (con una tecnologia più avanzata che costerebbe di più)???

ciao da unico lettore

Fante di spade ha detto...

Grazie al nostro sempre valido Unicolettore, quello che io volevo sottolineare era il fatto che questo mito della crescita infinita ci viene inculcato fin da quando cominciamo a capire qualcosa, e la maggior parte di noi lo accetta come buono a prescindere, in maniera dogmatica.
Ho riportato il discorso di Bob Kennedy proprio per indurre qualcuno a mettere in dubbio qualcuna delle proprie certezze, comunque per ragionarci sopra e cercare di sfuggire all' omologazione generale a certe idee e certi valori.
Proprio per questo ho già pronto un altro post, che riporta il discorso di quello che io ritengo un altro grande uomo, il capo indiano Seathl. Per chi non pensa di aver capito tutto della vita.
A martedi

Anonimo ha detto...

notizia interessante anche in relazione ai precedenti commenti sull'altro post...

***L’Amministrazione comunale incontra di nuovo cittadini, imprese ed attori sociali per continuare a costruire insieme il Piano Urbano Complesso del capoluogo.

Il progetto di una nuova e coerente identità urbana per il Capoluogo di San Giustino sarà al centro di una seconda assemblea pubblica che si terrà lunedì 13 ottobre alle ore 21 Museo del Tabacco.

Chiamati a partecipare cittadini, commercianti, imprenditori, associazioni per discutere a distanza di due mesi dalla precedente assemblea del nuovo Piano Urbano Complesso, sul quale già da qualche tempo la Giunta Comunale di San Giustino sta lavorando per partecipare al Bando Regionale che rende disponibili ingenti risorse (oltre 60 milioni di euro totali) per progetti di riqualificazione e rivitalizzazione economica e sociale nei Comuni al di sopra dei 10 mila abitanti.

Nel corso del pubblico incontro di lunedì saranno presentate le evoluzioni di quei progetti elaborati per il ridisegno del centro storico sangiustinese. Il Comune invita alla massima partecipazione.***

IL MIO INVITO E' DI ANDARE E FERMARE QUESTO IMMANE SCEMPIO DI RISORSE PUBBLICHE. VI PREGO FATE QUALCOSA!

ciao da unico lettore

ciao da unico lettore

Fante di spade ha detto...

Vorrei essere in grado di poter fare qualcosa, ma stavolta credo che sarà impossibile, a meno di prendere qualche ostaggio o minacciare un' esplosione nucleare.
Scherzi a parte, siamo alle solite:
ogni volta che c' è un bando di questo genere tutti si precipitano a cercare di arraffare quanto più possibile, anche se poi quei soldi non saranno utilizzati al meglio,
al grido di "meglio sprecati da noi che ben spesi da qualcun altro".
Se non ho capito male tutto si risolverà nel recupero della vecchia stazione ferroviaria, compresi gli annessi.
Purtroppo considero la partita persa in partenza, succederà quello che successe, a suo tempo, con il palazzetto dello sport di San Giustino: l' amministrazione di allora convocò la popolazione
(del capoluogo) e fece la seguente proposta (con altre parole ma il senso era questo):
"Lo volete il palazzetto dello sport a San Giustino?"
"Siiiiiiiiiiiii"
"Come lo volete, un normale palazzetto adeguato a questa realtà e che costi una cifra ragionevole, o un edificio spropositato che ci costerà un' eresia di soldi ma che sarà il nostro fiore all' occhiello per le imminenti elezioni amministrative?"
"La seconda che hai dettooooooo, spropositato e che ci lasci i debiti per almeno venti anniiiiii".
Ironia a parte, quella sera non andò molto diversamente, e tutto lascia credere che stavolta andrà esattamente nello stesso modo.
Purtroppo assisteremo all' ennesima ecatombe di denaro pubblico.
Un rassegnato Alien

Anonimo ha detto...

io sono impossibilitato ad andare e ho poco più di vent'anni (quindi pochi mi darebbero ascolto, perchè dalle nostre parti i giovani hanno meno considerazione che le donne nei paesi fondamentalistici islamici...è una battuta esagerata ma poco ci manca...)...secondo me alien persone consapevoli come te di certe problematiche dovrebbero farsi coraggio e cercare di far "ragionare" gli altri...poi il risultato magari sarà una sconfitta, ma almeno potrai dire di averci provato...lamentarsi (per quanto giusto) senza combattere mi pare la cosa peggiore...

ciao da unico lettore
ps ancora nn ho letto il nuovo post ma lo farò presto :)

Fante di spade ha detto...

Stavolta non si tratterà di una scelta imposta dall' alto (almeno apparentemente), perchè verrà chiesto (e ottenuto) il consenso della popolazione.
Questa è, secondo me, la cosa veramente drammatica, la facilità con cui viene manipolato il pressochè inesistente senso civico della gente. Quando gli amministratori chiedono agli amministrati se vogliono che venga
costruito qualcosa per loro, anche inutile, la risposta sarà invariabilmente "SI", chiara dimostrazione della mentalità predatoria del nostro tempo.
Ma non è poco che ci sia qualcuno come te con un po' di coscienza.
Amen

Anonimo ha detto...

E’ stato approvato all’unanimità (per l’opposizione erano presenti i consiglieri Flavia Buzzini, Rita Capacci e Marco Brozzi di Centrodestra per San Giustino) il Programma urbano complesso del Comune di San Giustino. L’approvazione, avvenuta nel corso della seduta consiliare che si è svolta mercoledì sera, è arrivata a margine di una settimana che si era aperta lunedì con la seconda assemblea pubblica dedicata al Puc che aveva visto una buona partecipazione di cittadini al Museo del Tabacco. Sia nel corso dell’assemblea che in Consiglio comunale, il sindaco Fabio Buschi, gli assessori ai lavori pubblici Roberto Battistelli e all’urbanistica Andrea Vezzini hanno illustrato nel dettaglio i contenuti generali del progetto quindi gli strumenti tecnici e le relative varianti da adottare per la sua realizzazione. La parte privata degli investimenti complessivi si aggira sui 14 milioni di euro mentre quella pubblica supera complessivamente i 10 milioni di euro di cui circa 8 sono quelli richiesti nel Bando Regionale. L’idea progettuale _ «Per la prima volta il nostro Comune ha avuto la possibilità _ ha esordito Battistelli _ di partecipare al bando del Puc 2 e ci siamo impegnati a presentare un progetto condiviso e partecipato che proponesse alla nostra comunità una nuova visione di San Giustino. Due le direttive che abbiamo seguito: la prima risolvere le criticità del centro urbano di San Giustino, con particolare attenzione a quelle determinate dalla viabilità; la seconda dare un volto nuovo al cuore del capoluogo con una riqualificazione complessiva che conferisca a San Giustino una vera identità urbana che superi definitivamente la condizione di ‘paese di passaggio’». A tal fine il progetto punta alla realizzazione della viabilità alternativa attraverso il completamento della variante stradale, facendo si che il traffico di passaggio non sia obbligato, come ora, ad attraversare il centro del paese. La valorizzazione e la riqualificazione del centro di San Giustino prevede una serie di interventi tesi a rifunzionalizzare e ad integrare in un unico sistema di relazioni, luoghi e spazi oggi scollegati come la stazione, i giardini, il centro salute, la piazza, il castello Bufalini, il polo scolastico e sportivo. Insomma un Centro Urbano funzionale, sicuro ed accogliente, ricco di funzioni e di servizi in grado di soddisfare le esigenze di una comunità composita e dinamica come quella sangiustinese. Gli interventi più importanti riguarderanno la riqualificazione della Stazione e delle area circostanti che saranno destinate alla loro naturale vocazione di spazio sociale e ricreativo. Come l’unificazione in un unico parco verde, sicuro per i bambini e confortevole per gli anziani, della parte superiore dei giardini oggi attraversati da viale Fabbrini; il trasferimento della ASL nella galleria dell’ex Consorzio Tabacchi in spazi più adeguati e facilmente fruibili; la realizzazione di un camminamento pedonale protetto che dalla chiesa conduca verso la piazza e da questa alle scuole; la riqualificazione delle aree del centro storico a partire da Piazza Garibaldi, Largo Dezzi, Via Firenzuola, Via del Giardinerie, Via del Mattatoio, Via Vertola, Via dei Fabbri; la ristrutturazione del sistema fognario di tutta la zona che va via Citernese a Via Valdarno; la ridefinizione e la realizzione di parcheggi aggiuntivi sia nella zona di Via Rossi che in prossimità delle scuole. Per il metodo partecipativo usato e per la qualità progettuale raggiunta questa visione assume un valore centrale _ ha concluso Battistelli _ e diviene un obiettivo strategico per tutta la comunità sangiustinese». A margine del lungo intervento di apertura è intervenuto l’assessore Vezzini che ha illustrato le varianti da applicare al Piano regolatore Generale, strumenti tecnici per dare le gambe al progetto. Il dibattito _ Il dibattito che si è aperto dopo le illustrazioni ha visto esordire in maniera critica il consigliere di «Uniti per cambiare» Fernando Volpi che ha messo in evidenza «come l’iter seguito dal Comune sia stato teso a favorire solo alcuni imprenditori a discapito della massa in una logica da ‘furbetti di quartiere’ che anche nel nostro territorio è radicata». Tra le criticità evidenziate anche «la poca trasparenza». Ha proseguito il dibattito il consigliere di «Centrodestra per San Giustino» Rita Capacci che ha parlato «comunque di una grande opportunità per il comune di San Giustino che potrebbe ottenere finanziamenti importanti per la riqualificazione del capoluogo». Per la maggioranza sono invece intervenuto il consigliere Stefano Magrini ed il capogruppo Daniele Guerrieri che hanno posto l’accento sull’importanza del procedimento seguito «nel nome della partecipazione (riferita alle assemblee pubbliche ed ai passaggi riservati al Puc in commissione) oltre che sull’opportunità storica data al Comune». Il sindaco _ Ha concluso gli interventi il sindaco Fabio Buschi che ha messo in evidenza due aspetti fondamentali: «La grande movimentazione di investimenti tra pubblico e privato che ci consente per la prima volta nella storia del nostro Comune di ambire ad un progetto per cui l’amministrazione avrebbe dovuto impegnare non si sa quanti bilanci. Poi _ ha proseguito _ la possibilità di risolvere i punti critici dell’assetto viario del capoluogo, pensando concretamente di ovviare al traffico di attraversamento che oggi è obbligatorio attraverso la realizzazione di varianti apposite con ricadute positive anche nella piazza; altro elemento importante è la regimentazione delle acque nel centro storico che a tuttoggi nei giorni piovosi crea notevoli disagi; ma anche il poter raggruppare nel cuore del capoluogo i servizi in generale, compresi quelli sanitari con un impegno preciso della Asl». Il sindaco ci tiene a mettere in evidenza anche l’importanza che tutto il Consiglio comunale abbia espresso l’unanimità a questo progetto.

Anonimo ha detto...

dopo tutti i soldi buttati via per quella piazza di merda ecco che si preannuncia un altro scempio di risorse...a tutti i nostri "politici" locali dico: SIETE RIDICOLI, VERGOGNATEVI!

Fante di spade ha detto...

Grazie per il corposo contributo, volendo avremmo potuto farci tre post (o meglio, uno in tre puntate).
PS Penso anch' io che questi saranno soldi spesi bene, tanto più che adesso siamo in un periodo di grande abbondanza.